Fato lampada da tavolo struttura in lamiera 30W E14

Il diffusore soffiato a mano crea suggestive interazioni con la luce. La gradazione del bianco sfumata permette di nascondere la sorgente luminosa e di indirizzarne verso l’alto l’emissione, crea un’atmosfera di luce morbida che esalta le caratteristiche materiche del vetro.

Lampada da tavolo per ambienti esterni ed interni, si inserisce perfettamente in ambienti domestici e nel mondo della ristorazione. Offre un valido comfort visivo con emissione soft e controllata. La struttura è in pressofusione di alluminio verniciato ed usa un diffusore led in policarbonato. L’accensione ha funzione touch dimmer. In dotazione una base di ricarica a contatto (220V AC) con cavo USB. Autonomia massima 7 ore. Tempo di ricarica 2,5 ore.

Lasciati incantare dalla lampada Ariel di Fabas Luce, una creazione che sfida la staticità e trasforma l'illuminazione in un'esperienza dinamica. Immagina una sfera di vetro borosilicato, soffiato con maestria, che cattura la luce e la diffonde con morbida eleganza. La struttura in metallo si fa quasi invisibile, lasciando il palcoscenico al vero protagonista: il gioco di luci e ombre che si crea all'interno del diffusore, dove trova spazio una goccia. Possibilità di scegliere la gradazione della luce fra 3000K e 4000K.

Empatia rappresenta un incontro tra tecnologia di ultima generazione ed antichi saperi, unisce una base tecnologica innovativa alla bellezza ed unicità del vetro soffiato a mano.

La struttura dei due bracci è realizzata con un estruso in alluminio. Il movimento è bilanciato dal cavo elastico, rivestito in tessuto sintetico colorato. La base delle lampade da tavolo e da terra è in alluminio con zavorra in ghisa. La testa orientabile, stampata in materiale plastico, si impugna comodamente utilizzando il foro centrale. L’interruttore a sfioro comanda una sorgente LED.

Il diffusore è realizzato a mano in vetro artistico a doppio strato, ottenuto con la tecnica artigianale della soffiatura in stampo a fermo e la conseguente molatura, ricordando nel risultato finale l’antica tecnica muranese del vetro battuto.