Meta lampada da tavolo struttura e base cilindrica in metallo e diffusore in vetro triplex 20W E27

La rotondità del diffusore in vetro delicato al tatto. Il rigore dell’asta in metallo che lo attraversa. Una nuova armonia per una lampada di carattere.

Nemia è una lampada da tavolo che punta tutto sulla modularità. La struttura in metallo è essenziale e slanciata che valorizza il paralume tessile più che sostituirlo: il corpo può essere scelto nelle finiture oro opaco, nero opaco o bronzo anticato, dall’eleganza calda e sofisticata dell’oro, alla sobrietà contemporanea del nero, fino all’effetto materico e leggermente vintage del bronzo. Il paralume è in tessuto e si sceglie a contrasto o in tono con la struttura: le colorazioni disponibili sono beige, grigio, grigio-tortora e nero. La possibilità di combinare liberamente finitura del corpo e colore del paralume rende Nemia estremamente versatile.

In Gravitino 541 la sfera che ospita la sorgente LED è collegata alla base tramite un magnete. L’attacco magnetico permette una totale libertà di movimento della sorgente luminosa, che può scorrere in qualsiasi direzione e ruotare di 360°. La sorgente luminosa è arretrata per un miglior comfort visivo.

Lampada da tavolo. Materiale: Struttura in metallo e diffusore in vetro soffiato. Disponibile nei colori: nero, bianco, ottone satinato, sabbia e rosso mattone. Possibilità di scegliere la gradazione della luce tra 2700K, 3000K e 4000K. Regolazione luce al tocco.

La rotondità del diffusore in vetro delicato al tatto. Il rigore dell’asta in metallo che lo attraversa. Una nuova armonia per una lampada di carattere.

Bouquet abbina classicità, eleganza e originalità a utilizzi poliedrici. Protagonista sul tavolino da notte o nell’angolo di uno spazio giorno, Bouquet dona una luce soffusa adatta alla lettura ed al relax. Una scultura luminosa che una volta accesa mette in risalto i delicati giochi di chiaroscuro creati dalla “pieghe” del diffusore. Il design dell’abatjourina (2006) è firmato da Luta Bettonica e Mario Melocchi, un omaggio al progetto originario di Franco Bettonica che nel 1965 si ispirò ad un origami per dar vita a un vaso in ceramica dalla forma eccentrica.

Lampada da tavolo. Diffusore in tessuto acrilico. Struttura disponibile in due finiture: bianco e pietra.

La forma di queste lampade ricorda i vecchi portacandela con manico, comunemente chiamati in italiano “bugia”, nome semplificato della città africana Bidgiaya che forniva la maggior parte della cera usata per fabbricare le candele! Questo aneddoto oggi accompagna anche la “moderna” Bugia: lampada da tavolo oppure da parete a singola o doppia luce, tanto semplice quanto geniale.